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E per finire vi lascio con la foto dell'ultima piantina arrivata nella Bucolica Casa Campestre (per il momento, perchè poi in marzo verrà piantata nel Bucolico Giardino): si tratta di un Elleboro verde (nome scientifico Helleborus viridis), una piccola pianta alta fino a 40 cm, con fioritura invernale o ai primi tepori primaverili, dai fiori tutti verdi, appartenente alla famiglia delle Ranuncolaceae, ricevuta in dono da Mami e Papi pochi giorni or sono.
O di nuovo come La Mia Sciarpa Preferita, la sciarpa in morbidissima lana merinos che ho sferruzzato l'inverno in cui mi sono laureata e che indossavo nei freddi mesi in cui io e il Mio Contadino del Cuore ci siamo conosciuti...
Quest'estate ho persino creato un paio di orecchi pensando a questo colore, che per me è sinonimo di passione, vitalità e creatività e che è in grado di trasmettermi forza ed energia.
Gli orecchini sono in metallo, pietre dure e vetro di murano. La pietra dura è a forma di fiore, a me piace pensare che sia un garofano rosso (un clavel rojo) che è il fiore simbolo della Spagna.
Il modello è semplicissimo ed è improvvisato: un piccolo sacchetto di stoffa con l'orlo superiore cucito molto alto in modo tale che risulti più robusto e si presti maggiormente alla chiusura-apertura della foderina.
Il Mio Contadino del Cuore ha espresso il desiderio che il suo venisse confezionato con una stoffa interamente nera in tinta unita in modo tale che fosse il più maschile possibile. Io invece volevo una stoffa che fosse scura, perchè meno sporchevole ma contemporaneamente femminile, e così ho scelto questa stoffa blu navy con dei piccoli fiorellini bianchi e qualcuno giallo.
Per la chiusura, fondamentale affinchè il cellulare non sgusci fuori ogni qual volta lo si estrae dalla borsa o dalla tasca, io avevo pensato di applicare un bottoncino automatico, ma il Mio Contadino del Cuore si è espresso contrario, temendo che il bottoncino in questione potesse graffiare lo schermo del telefonino, suggerendo invece di applicare un piccolo pezzettino di velcro.
Mi diverto moltissimo anche a crearli. Acquisto il materiale necessario in un negozietto a Milano a pochi minuti a piedi dallo studio in cui lavoro. Il negozietto è una gioia per gli occhi, ovunque barattoli di perle in vetro di varie forme, colori e misure, come fossero caramelle. Purtroppo non è che sia proprio conveniente... ma la qualità della merce venduta è veramente alta e i risultati sono sempre molto soddisfacenti.
E' un'attività a cui di solito mi dedico prevalentemente in estate, sul tavolo in giardino, quando il caldo rende difficile sopportare persino il calore di una stoffa tra le mani, per non parlare di gomitoli di lana e ferri.
Ho confezionato un discreto numero di orecchini, ma posso mostrarvene solo poche paia, quelli confezionati per me, dato che la maggior parte li regalo. Li regalo ad amiche, conoscenti, zie, mamma, sorella, suocera, cugine... mi piace creare l'orecchino pensando alla persona che lo indosserà. E' in base a ciò che scelgo colori e materiali.
Se invece li confeziono per me, mi piace crearli pensando a cose che mi fanno stare bene, come quelli che vi mostro oggi. Per entrambi ho scelto la stessa montatura: a margherita con la chiusura a scatto in acciaio brunito. E' una montatura che amo molto, è semplice ma conferisce all'orecchino un'aria di monile appena rubato dal portagioie della nonna. Molto vintage.Le pietruzze incastonate nella montatura sono cristalli swaroski.
Per il secondo invece le ho scelte pensando alla soffusa luce delle nevose giornate invernali.
Anche questi orecchini li porto tantissimo (li indosso proprio oggi)... stanno benissimo accostati a tutte le tonalità del grigio.