giovedì 31 dicembre 2009

Buon anno!


Vi scrivo dal lavoro, ma manca poco e finalmente sarò in ferie fino all'11 di gennaio!

Prima parte della giornata super-trafelata e ancora di più lo sarà la parte restante: stasera festeggiamo l'arrivo del nuovo anno da noi in taverna.. mega cenone con canti e balli fino all'alba! siamo in 8 persone quindi trascorrerò il pomeriggio, aiutata dal Mio Contadino del Cuore e dai mie amici, a preparare, imbandire, affettare, assaggiare e chiacchierare! peccato le poche ore di sonno che ho alle spalle.. chissà come arriverò al termine dei festeggiamenti (previsti per un orario che varia dalle 04.00 alle 06.00 di domattina!)...vi racconterò!

Ed ora gli auguri:

Auguro a tutti voi un anno ricco di felicità, gioia pura ed emozioni positive, un 2010 colmo di baci, coccole e carezze, di miagolii e fusa, di profumi deliziosi e sapori inaspettati, di cieli azzurri e tramonti indimenticabili, di canzoni bellissime e sorrisi che scaldano il cuore...

Pisi

martedì 29 dicembre 2009

Bìa e il Natale

Finalmente posso raccontarvi come ho trascorso questi giorni di festa.

Gesù Bambino (è Lui che porta i doni qui in Brianza, e non Babbo Natale!) è stato particolarmente generoso con me quest'anno e non certo per merito mio.. non sono stata una brava contadina, non ho arato e concimato e seminato il mio campo come avrei dovuto e quindi non avrei diritto ad un raccolto di tale abbondanza..

La mattina di Natale sotto l'albero c'era una quantità esagerata di regali ad aspettarmi!


Ne ha avuti un po' meno il mio Contadino del Cuore, il quale, invece, si meritava una montagna di regali.. confido nella dolce Rachele.. spero che gli lascia nella calza il giusto compenso per questo duro anno di lavoro e di sopportazione della sottoscritta!
Anche la Bìa ha ricevuto dei regali:

Gatto Natale le ha portato: delle bustine di bocconcini di carne (la sua dieta è a base di crocchini e acqua fresca, per cui credo che sia per lei come quando noi riceviamo il graditissimo pacco aziendale)...

una coppia di palline colorate, con all'interno un sonaglino, che rotolando suonano...

e mia mamma le ha regalato, incartate per benino con della carta rossa e un fiocco argento, due palline di stoffa sui toni del marrone e dell'azzurro con attaccato un nastrino a cui è appeso un campanellino.
Come potete vedere, non era molto felice di essere immortalata, ma ha apprezzato molto i suoi regalini!

I giorni di Natale e Santo Stefano li abbiamo trascorsi prevalentemente attorno all'enorme tavolo da pranzo che abbiamo in taverna, acquistato dal mio Contadino del Cuore con la speranza che diventi l'emblema della nostra Bucolica Casa Campestre, dove poter sempre condividere cibo e compagnia con la nostra famiglia e i nostri amici.

Il 25 dicembre eravamo solo in 7 ( il Mio Contadino del Cuore, sua mamma, Mostri, Pili, Papi, Nonnangela ed io) mentre il 26 dicembre eravamo in 12 (ai 7 del 25 dicembre si sono aggiunti: Zio Paolo, Patty, Luca, Matty e Ricki). Abbiamo mangiato fino a scoppiare un sacco di cose buonissime, fra cui i tortellini in brodo preparati a mano da mia nonna e mia mamma come da tradizione natalizia della famiglia da parte di mia mamma, ovvero: non è Natale senza i tortellini in brodo della Nonnangela!

Ci siamo scambiati i regali, abbiamo festeggiato, brindato, riso, voluto bene...

E con l'enorme quantità di cibo avanzata da queste due giornate di festa, domenica abbiamo pranzato io, il mio Contadino del Cuore e sua mamma, e domenica sera abbiamo invitato a cena una parte dei nostri amici e abbiamo così potuto finalmente festeggiare il compleanno del nostro amico: auguri ancora Lino!

lunedì 28 dicembre 2009

Christmas time has come..e la neve con lui!

Ancora buon Natale a tutti!
Come avete passato questa prima parte delle feste?
Io benissimo, un goccino trafelata ma benissimo.. ma di questo vi racconterò nel prossimo post.. In questo, un po' lunghetto, come promesso nell'ultimo post scritto la Vigilia di Natale, vi voglio raccontare le giornate che hanno preceduto Natale e Santo Stefano...

*Lunedì 21 dicembre:
Lunedì pomeriggio qui a Milano ha cominciato a nevicare verso le 14.30. Allarmata dalla situazione che poteva attendermi a casa, ho chiesto un permesso e sono uscita alle 16.00 anzichè alle 17.30 come di consueto. Quando sono giunta, alle 17.30, alla stazione del mio brianzolo paesino non aveva smesso un secondo di nevicare e a terra c'erano già una ventina di centimetri di neve.
Penso al mio calesse fermo vicino alla stazione e decido che proprio non è il caso di muoverlo da lì, temendo una rovinosa scivolata del mio cavallo. E quindi, gambe in spalla mi incammino a piedi verso casa: 2,5 km di strada, 40 minuti di cammino sotto la neve. Intorno a me tutto era bianco e silenzioso, la neve fresca che coi miei passi si sollevava da terra come fosse un gigantesco mucchietto di farina, tutto sembrava lontano, morbido e ovattato.
Quando ho imboccato la via di casa sembravo un pupazzo di neve: tutto - il mio cappello, la borsa, il cappottino, al gonna, persino le calze - era coperto da uno strato di neve...
Entrata in casa avevo i piedi doloranti per il freddo. Mi ci è voluta una doccia bollente e un piatto di passato di verdura fumante per riuscire a riscaldarmi!

*Martedì 22 dicembre:
La sveglia suona come sempre alle 6.30. Mi affaccio alla finestra per monitorare la situazione neve e scopro che lo strato di neve che copre ogni cosa misura circa 40 cm. Impossibile raggiungere lo Studio. Che ho fatto? "sei tornata sotto le coperte a continuare a sognare! "penserete voi!E invece no! Mi sono attaccata al telefono con il mio responsabile sino alle 08.30 cercando di trovare una soluzione alla situazione di emergenza che si era creata alla reception dello Studio: io ero impossibilitata a raggiungerlo causa maltempo.. e la mia unica collega (di Milano quindi non bloccata a casa dalla neve) impossibilitata a raggiungerlo causa febbrone da cavallo!Per fortuna una soluzione alla fine si è trovata..
Dopo aver fatto colazione, il Mio Contadino del Cuore, colto da pietà, mi ha accompagnato (ovviamente a piedi, quindi altri 40 minuti di camminata nella neve) a recuperare il povero calesse abbandonato dalla sera prima in stazione e coperto da una tale quantità di neve da essere quasi irriconoscibile!
Ritornati alla Bucolica Casa Campestre, abbiamo riesumato dal garage pala e badile e abbiamo cercato di creare un varco che dalla portico della casa ci permettesse di raggiungere il cancelletto del giardino senza sprofondare nella neve! Terminato l'oneroso incarico, e dopo aver mangiato un piattino di spatzle agli spinaci con salsina di yogurt e cubetti di prosciutto cotto, la sottoscitta ha sfoderato la sua Singer, ago e cotone per punto croce per terminare i 26 regali di Natale che aveva deciso di confezionare amorevolmente a mano.
Il risultato finale è questo:



Ovviamente ogni destinatario del dono aveva ricamato sul cuore l'iniziale del suo nome.

Ho terminato di cucire, imbottire, confezionare, impacchettare e infiocchettare i miei 26 doni personalizzati a mezzanotte..

(Nella foto mancano alcuni pacchetti che erano già stati consegnati!)

*Mercoledì 23 dicembre

Ho saltato piscina per partecipare alla tradizionale cena natalizia con family, zii e amici di famiglia (nonchè amiche del cuore di vecchissima data considerate praticamente sorelle) al Kapuziner Platz di Lonate Ceppino(http://www.kapuziner.it/kapuziner/pg.cfm). Si tratta di un ristorante bavarese che dista circa un'ora e mezza dalla Bucolica Casa Campestre, impossibile da raggiungere in caso di neve (ecco, appunto!) in quanto situato in un ex monastero abbarbicato in cima ad una collina. Perchè andare così lontano per mangiare un piatto di canederli? perchè l'atmosfera natalizia che è in grado di donarti questo locale è magica ed impossibile da trovare altrove! Ve lo consiglio ( a chi abitasse in zona, ovviamente!)

*Giovedì 24 dicembre:

Il giorno della Vigilia di Natale dovevo rimanere nella mia Bucolica Casa Campestre con il mio Contadino del Cuore... richiesta di ferie già approvata.. poi però la mia amica nonchè compagna di banco si è ammalata e così ho avuto anche il giorno della Vigilia la mia dose di pendolarismo!

Sono arrivata a casa alle 15.15 e da lì è cominciata un'interminabile danza di preparativi per gli ultimi regali e l'"aperitivo-tardivo" (l'appuntamento era fissato per le 22.30) che avevamo organizzato con i nostri amici nella nostra taverna.

Speravo nell'aiuto dei miei amici pettirossi e topini di campagna per il confezionamento degli ultimi regali e riassettamento della taverna, ma purtroppo erano tutti convalescenti per via di un brutto raffreddore preso a causa della nevicata!

giovedì 24 dicembre 2009

Buon Natale!

Scrivo di corsa per farvi gli auguri. Prometto di scrivere al più presto raccontandovi queste mie ultime frenetiche giornate!
Auguro a tutti voi e alle vostre famiglie un bellissimo Natale!

lunedì 21 dicembre 2009

Bìa e la neve

Brrrrrrrr!!! Ma che freddo che fa! In questi giorni qui in Brianza il termometro ha raggiunto temperature mai raggiunte prima a memoria d'uomo.. cioè, io non credo di aver mai visto un termometro qui in Brianza non salire sopra i -3° durante il giorno e scendere sotto i -8° la mattina presto! e naturalmente ha nevicato. Di nuovo. Come già avevo previsto nel mio precedente post. Per fortuna di venerdì sera e senza esagerare... una cosa abbastanza contenuta insomma, che mi ha permesso di raggiungere la Bucolica Casa Campestre ad un orario discreto, nonostante la nevicata (alle 19.10 varcavo la porta di casa esultante!).

Sabato mattina, dato che aveva smesso di nevicare e un timido sole faceva capolino tra le nuvole, abbiamo deciso di far uscire in giardino la Bìa, che si era appostata con aria sofferente di fianco alla porta d'entrata ed emetteva un lamentoso miagolio ogni volta che passavamo di lì (la foto qui sotto è a testimonianza della sua capacità di comunicare insistentemente il suo desiderio di uscire ...) ed assistere al suo primo incontro con la neve.


All'inizio era un po' titubante.. forse non si aspettava questo freddo polare (considerando che passa le sue giornate tra la coperta e il calorifero).. dunque si avvicinava alle neve, appoggiava la zampina e subito la ritraeva stizzita scrollandola un po'.

Poi piano piano ha preso confidenza e si è spinta un po' più oltre, azzardandosi a calpestare la neve.

Ma non sembrava troppo convinta...


Così, con suo grande dispiacere, abbiamo deciso di farla rientrare, anche perchè temevo che prendesse troppo freddo. Solo che poi ha passato l'intera mattinata nuovamente accucciata di fianco alla porta sperando che qualcuno l'aprisse, poi nel pomeriggio deve aver capito che fuori faceva troppo freddo e quindi si è spostata sul calorifero dove ha beatamente sonnecchiato sino a sera, quando si è spostata sul divano sopra la coperta.


Ed infine, un'immagine del mio giardino la mattina dopo la nevicata.

venerdì 18 dicembre 2009

Aria di neve


Ieri mattina quando mi sono svegliata e ho aperto le imposte della cucina sono rimasta a bocca aperta: il mio stupore non era dato dall'aria ghiacciata che entrava dalle finestre, ma dal fatto che il Bucolico Giardino, la Bucolica Casa Campestre, la nostra via, gli alberi, le case, tutto sembrava cosparso da una generosa spolverata di zucchero a velo.

E' stata la prima nevicata dell'anno (e sicuramente non l'ultima..basta osservare il cielo in questo momento!): è ufficialmente arrivato l'inverno!

Con l'inverno ho un rapporto un po' strano, un rapporto di odio e amore: mi piace il freddo e mi piace guardare la neve, ma mal sopporto la brevità delle giornate, il buio, e per quanto riguarda la neve, mi terrorizza quando sono costretta a uscire di casa, prendere il calesse verso la stazione e poi il treno, e non sapere quando partirà e se partirà e se riuscirò ad arrivare in Studio.

La nevicata di ieri non è stata affatto casuale. Dopo aver passato mercoledì pomeriggio a convincere la mia amica nonché vicina di banco ad aprire anche lei un suo blog, lei stessa mercoledì sera lo apre. E come lo chiama? "Aria di neve"! ...Non poteva che nevicare!

P.S. la foto all'inizio del post ritrae il Bucolico Giardino coperto dalla proverbiale nevicata del sei gennaio 2009.

martedì 15 dicembre 2009

Scaldacuore


Quando fuori le temperature sono prossime allo zero e raggiungo casa stanca e infreddolita da una giornata lavorativa piuttosto pesantina, c'è una cosa in grado di scaldarmi il cuore: sapere che nella mia cucina mi aspetta una pentola di passato di verdura fumante, pazientemente preparato da mia suocera. Vellutato e profumato, è sufficiente l'aggiunta di qualche scaglia di grana, una spolveratina di peperoncino e un goccio di olio crudo ed è pronto per essere servito in tavola. Io lo adoro!

E per concludere la cena in bellezza, una ciotolina di frutta cotta appena intiepidita, con una spolveratina di cannella in polvere. La frutta cotta l'ho preparata domenica: ho fatto bollire per venti minuti circa in un po' d'acqua qualche mela, delle prugne secche e qualche manciata di uvetta sultanina, a cui ho aggiunto due cucchiai di zucchero, due cucchiaini di polvere di cannella e tre chiodi di garofano. E' deliziosa e ha un profumo meraviglioso!

Cambiando argomento, durante il ponte dell'Immacolato abbiamo iniziato ad addobbare la nostra Bucolica Casa Campestre. Oltre al presepe, di cui potete vedere una foto dietro al titolo del blog, abbiamo addobbato anche l'albero.

Purtroppo temiamo per l'incolumità di quest'ultimo perchè è sempre soggetto agli attacchi cosmici del nostro felino (che già si notano in questa foto, il ramo in basso a destra è visibilmente conciatino!)...

lunedì 14 dicembre 2009

Biscottini di Natale


Martedì scorso, giorno dell'Immacolata, abbiamo invitato i nostri amici a trascorrere il pomeriggio nella nostra Bucolica Casa Campestre. E così, mentre i ragazzi proseguivono l'interminabile avventura di D&D (di cui già avevo parlato nel post precedente), io e la mia amica milanese, trasferitasi per amore nella sperduta e verde Brianza, abbiamo deciso di deliziare i nostri paladini preparando dei biscottini di Natale da accompagnare con del Vin Brulè quasi pronto acquistato all'Ikea.


Curiosando in internet abbiamo trovato questo sito (http://nellacucinadimartina.giallozafferano.it/2009/10/biscotti-allo-zenzero.html) da cui abbiamo preso la ricetta modificandola un pò...

Ecco la nostra ricetta:

250 g. di farina 00
100 g. di zucchero
100 g. di burro
2 uova
1 cucchiaino di miele
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1 cucchiaino di cannella in polvere
qualche chiodo di garofano pazientemente pestato col bicchiere dalla mia amica milanese

Abbiamo versato in una ciotola tutti gli ingrediente a freddo: l'impasto va infatti lavorato rigorosamente a freddo (tant'è che per ottenere un miglior risultato è caldamente consigliato raffreddarsi le manine lavandole ben bene con acqua gelida)

e velocemente (su questo punto abbiamo incontrato giusto qualche difficoltà!).




Abbiamo impastato fino ad ottenere una massa piuttosto omegenea, abbiamo creato una specie di palla, l'abbiamo avvolta in uno strato di pellicola e l'abbiamo messa in frigo a riposare per un'oretta circa (il tempo consigliato era un paio d'ore, ma noi morivamo dalla voglia di far merenda, e in ogni caso il tempo di riposo ridotto non ha influito più di tanto sulla riuscita della ricetta! n.d.r.).

Dopo un'oretta abbiamo prelevato l'impasto dal frigo, abbiamo tolto lo strato di pellicola in cui era avvolto e, aggiungendo ancora un po' di farina, abbiamo steso l'impasto con l'aiuto di un mattarello.




una volta ottenuto uno strato spesso più o meno mezzo centimetro, abbiamo "ritagliato", con l'utilizzo di appositi stampini, tanti biscottini dalle forme tipicamente natalizie.


Abbiamo poi riposto i biscottini su una teglia da forno con della carta da forno e infornato il tutto per un quarto d'ora circa a 200°.



Al termine della cottura, quando hanno acquistato un colorito dorato



li abbiamo lasciati raffreddare e, una volta freddi, li abbiamo adagiati su un piatto e cosparsi di cannella in polvere e zucchero a velo:


I nostri paladini hanno apprezzato!

venerdì 11 dicembre 2009

Metti S.Ambrogio ai Mercatini di Natale


Quest'anno avevo davvero voglia di immergermi e assaporare appieno l'atmosfera natalizia.




E così, complice un'amica anche lei desiderosa di imbarcarsi in quest'avventura, abbiamo deciso di prenotare un viaggio organizzato di una giornata con destinazione mercatini di Natale di Bolzano. Data scelta: il 7 Dicembre, meneghina festa prenatalizia seguita da altro giorno di festa (L'Immacolata) per poter ammortizzare la stanchezza prima di rientrare al lavoro.


Sveglia alle 4.15, effettivamente è un pò prestino anche per una pendolare come me, ma la cosa non mi ha spaventata più di tanto, essendo ormai quasi abituata ad alzarmi a quell'ora per cibare e mungere le mucche nella Bucolica Casa Campestre.
Partenza alle 4.45 e ritrovo con il gruppo alle 5.30 in un paesino non molto lontano dal nostro... ma i tempi del calesse sono quelli che sono, e quindi...
Arrivo a Bolzano alle 9.30, in perfetto orario!

E devo dire che nonostante la folla, le code interminabili, il freddo e la stanchezza, ne è valsa veramente la pena!


L'atmosfera che si respira è magica: le luci, gli addobbi, la musica natalizia che si diffonde nell'aria, il profumo speziato del vin Brulè..

Purtroppo non abbiamo potuto sbizzarrirci con gli acquisti come avremmo voluto perchè i prezzi non erano proprio economicissimi.. però a mani vuote a casa non siamo tornate!

L'acquisto più carino? La tazza in cui ci hanno servito il vin Brulè e il succo caldo di mele!!!



Peccato che al ritorno abbiamo trovato giusto quel goccino di traffico che ci ha permesso di varcare la soglia della Bucolica Casa Campestre (dove di attendevano entrambi i fidanzati, mio e quello della mia amica, impegnati in una infinita partita a D&D, insieme ad altra amici n.d.r.) alle 22.30 circa.

giovedì 10 dicembre 2009

"Contadina del cuore... la mia gioia mi costa sudore"


Alcuni avvenimenti accaduti lo scorso week end mi hanno indotto a pensare che è giunta l'ora di sollevare il principesco capo dai miei 20 cuscini e 20 guanciali, scendere dai 20 materassi del principesco talamo e riporre in una bella scatola il mio principesco diadema. Lasciare i principeschi abiti e indossare abiti più semplici e pratici, cambiare la principesca carrozza con un modesto calesse e abbandonare il Castello per trasferirmi nella Bucolica Casa Campestre. Finora mi sono stati concessi molti frutti dolci e succosi, il mio Contadino del cuore me li portava in dono dal suo albero. Ora è venuto il tempo di arare, seminare, innaffiare e attendere con pazienza che la terra dia i suoi frutti per poter finalmente ricambiare i suoi preziosi doni.

mercoledì 2 dicembre 2009

Che stress!

Ieri è stata una giornata lavorativa piuttosto intensa: sono uscita dal Castello alle 07.00 e ho rivarcato il ponte elevatoio che erano quasi le 19.45: il fantastico trenino delle nord ha riportato circa un quarto d'ora di ritardo all'andata e ben 29 minuti di ritardo al ritorno.
Dunque facendo due calcoli.. 12,5 ore circa fuori dal Castello, di cui 3,5 di viaggio, 8 in Studio e 1 ora di pausa pranzo...
E oggi non è che vada tanto meglio: cambio di turno al lavoro (dalle 10.00 alle 19.00 anzichè dalle 08.30 alle 17.30). Quindi, stamane ho abbandonato il Castello alle 08.20, ritornerò in Brianza alle 21.00 di questa sera e con la mia principesca carrozza blu volerò in piscina alla settimanale lezione di acqua gym (le principesche grazie hanno bisogno di fare moto, ogni tanto!) per approdare finalmente al Castello questa notte alle ore 10.20 circa.. meno male che la mezzanotte è ancora lontana, se no chissà che succedeva!

Ma quando poi, al termine di una faticosa giornata, collasso sul principesco divano accoccolata sulla spalla del mio Principe Bianco e di fianco a me accade quanto segue:
(la parte nera che vedete in basso a sinistra della foto si tratta del mio fianco e di una parte della mia gamba)


Dimentico la faticosa giornata e sorrido pensando a quanto sono fortunata...

martedì 1 dicembre 2009

"Com'è bello il cielo di Lombardia, quand'è bello"

Finalmente, dopo quasi due settimane di cielo grigio e bigio e umidità pari all'80%, e dopo due giorni di tristissima e interminabile pioggia, oggi qui a Milano (città da cui, per la maggiore, vi scrivo n.d.r.) splende il sole!!! e per una meteopatica come me, non è cosa da poco!
Stamattina, quando alle 07.00 sono uscita di casa, il tempo era incerto, ma spinta da forte ottimismo ho deciso di lasciare a casa l'ombrello, anche perchè l'aria era frizzantina e odoravo di sole invernale... e ho fatto bene, perchè più tardi, verso le 8.00, il sole ha avuto la meglio ed ora il cielo è di un turchese così intenso e raro che camminerei tutto il tempo col naso all'insù a fissare questo meraviglioso cielo!
Mi sento frizzante e corposa, come un buon lambrusco vivace!
Buona giornata di sole!

lunedì 30 novembre 2009

Vi racconto il mio week end...

è di nuovo lunedì... e alle spalle un fine settimana un pò strano... strano perchè caratterizzato da sapori contrastanti:

* il sapore aromatizzato, semplice, genuino e casereccio di un venerdì sera trascorso con gli amici, gustando una facaccia farcita di salumi e formaggi (ottima alleata per il mio colesterolo un po' altino) accompagnata da una fresca birra, nel bar dietro caso dove ci si ritrova più o meno tutti i venerdì sera e dove, più o meno tutti i venerdì sera, ci si confronta, si sorride e si scherza...

*il sapore dolce e profumato leggermente vanigliato della gioia di donare un piccolo bulbo di giacinto bianco alle tre signore di casa Battaglia: la Pili. la Patty e la Mia Nonna Angela, con l'augurio che i loro sogni, le loro speranze e le loro aspettative possano germogliare e fiorire così come questi bulbi faranno (speriamo!)...


*il sapore dolceamaro e un pò nostalgico di una caramella all'anice in una domenica autunnale in cui lo scorrere del tempo è scandito solamente dal battere della pioggia sui vetri e dal cadere delle ultime foglie...

ieri è stata una domenica un pò malinconica, so di essere stata volubile e piuttosto irascibile e ringrazio il mio Principe Bianco per avermi sopportata... avrei voluto fare un sacco di cose e sono riuscita a farne a malapena la metà... ho sempre troppe cose da fare e troppo poco tempo per farle e questo mi provoca non poca ansia... vorrei più tempo da dedicare al mio Principe Bianco e alla mia famiglia, ma le lancette dell'orologio girano sempre troppo in fretta e in un attimo è sera... inoltre questo periodo dell'anno è per me spesso velato di tristezza, malinconia e nostalgia: le ore di luce diminuiscono incredibilmente, le giornate di sole sono sempre più sporadiche, e si avvicina una data che risveglia in me ricordi colmi di angoscia, impotenza e paura...

Ma si avvicina anche il Natale, e quindi luce, addobbi, calore, speranza, gioia!

* Il sapore di cioccolato, cannella e castagne di questa tortina che ho preparato ieri pomeriggio, imbrattando mezza cucina di impasto... che casino! mi ci è voluta un'ora per ripulire il tutto, ma che soddisfazione addentare la prima fetta!

*Il sapore vivace e accogliente di un mandarino assaporato lentamente mentre, seduta sul divano, con la Bìa che sonnecchiava al mio fianco e il Mio Principe Bianco che guarducchiava un film in tv, ricamavo con del filo rosso la tela che utilizzerò per confezionare pensierini di Natale per gli amici (di più non posso rivelare: la maggior parte delle persone che seguono questo blog sono i destinatari di questi regali)...
*il sapore frizzante e dolciastro di un bicchiere di spumante stappato per festeggiare i 50 anni (portati benissimo) del mio zietto preferito: auguri Zio Paolo!!!

E voi? come avete passato il week-end?

venerdì 27 novembre 2009

Ad est del mio cuore


Ad est del mio cuore, dove sorge il sole, c'è un luogo senza pareti e senza soffitti, ma con porte e finestre sempre aperte, quello è il posto riservato alla mia famiglia.

Nonna Laura, Nonno Lino (che non ci sono più) e Nonn'Angela, Papi, Pili e Mostri, lo Zio Paolo, la Patty, Luca e il piccolo Matty... Loro sono la mia famiglia, la mia famiglia "allargata", la mia famiglia nel senso più letterale e allo stesso tempo figurato del termine, insieme a quella che giorno dopo giorno sto costruendo con il mio Principe Bianco, la Mia Famiglia in senso più "stretto"...


Loro sono la mia terra e le mie radici, il mio sole e spesso anche la mia tormenta... o il mio tormento!

Un misto di affetto, rispetto, apprensione, volontà di rispettare le decisioni di ciascuno ma anche incapacità di non imporre le proprie...

Loro sono il primo valore che mi è stato insegnato, il valore della famiglia che è anche la prima cosa in cui credo, insieme all'amore e all'amicizia.

E voi? come sono le vostre famiglie?