venerdì 29 gennaio 2010

Mi querida España

Este es una declaración de amor al país que más qiuero en asbsoluto (después del mío, claro): mi querida España.

Questo post è una dichiarazione d'amore alla nazione che più amo in assoluto (dopo l'Italia, ovviamente!): la Spagna!


Vi ho mai parlato della mia devota passione e viscerale interessa per la lingua e la cultura di questo paese?

Nunca os he ablado de mi adicta pasión y visceral interés para el idioma y la cultura de este país?
Ed è talmente antica che non saprei nemmeno dirvi quando abbia avuto inizio... credo che gli albori risalgano a quando ero alle elementari... e che si sia notevolemente rafforzata con la scelta degli studi universitari (sono laureata in lingue e letterature straniere - vecchio ordinamento - prima lingua spagnolo e seconda inglese) e con più di un anno vissuto nella città di Barcellona...

Y es tan antigua què ni se cuando comenzó... creo que sus albores remontan a cuando era una niña e iba al cole... y que se hayan fortalecido con la alección de mi carrera (me licenciè en idiomas y literaturas extranjeras: primer idioma espeñol, inglés como segunda) y con más que un año vivido en la ciudad de Barcelona...

Adoro tutto di questo paese, adoro la sua storia, le sue tradizioni, il suo cibo...

Lo amo todo de este país, amo su historia, sus traiciones, su comida...

Amo la sua capicità di festeggiare per qualsiasi cosa, di divertirsi, di vivere "la calle"... amo le sua contraddizioni, la sua varietà, il suo essere contemporaneamente una ma anche cinque nazioni diverse, ognuna con la sua lingua e con la sua identità...

Me encanta su capacidad de celebrarlo todo y siempre, de pasarlo bien, de vivir la calle... me encantan sus contradicciones, su variedad, su ser una pero en el mismo tiempo cinco paises diferentes, cada uno con su idioma y su identidad...

Adoro la sua musica, i suoi balli e la sua letteratura...

Me gustan muchísimo su mùsica, sus bailes y su literatura (sobretodo la contemporánea)...

Non so spiegare il motivo, non scorre sangue spagnolo nelle mie vene... ma sospetto di essere stata una "Dulcinea" nella mia ultima vita o forse perdutamente innamorata di un "Don Quijote"...

No puedo explicar el porque, no tengo sangre español en mis venas... pero, igual fui una "Dulcinea" en mi vida pasada o quizas me enamoré de un "Don Quijote"...
Cinque anni fa, terminati gli studi, avrei voluto trasferirmi lì a vivere e raggiungere alcuni dei miei migliori amici che lì vivono... poi però ho incontrato il Mio Contadino del Cuore e il mio destino ha intrapreso un cammino totalmente differente.
Hace cinco años, al acabar de mis estudios, tenía decidido de irme a vivir a España y alcanzar unos amigos míos que allì viven... pero luego encontrè Mi Campesino del Corazón y mi destino cambió su camino.

Non mi pento nè mi rammarico delle mie scelte e penso che non potrei vivere altrove, nè un domani vorrei crescere i miei figli altrove, soprattutto non lontano dai loro nonni.... ma mi manca tantissimo la mia Spagna e ci tornerei ogni volta che mi si presentasse l'occasione se il tempo e i soldi me lo permettessero...

No me arrepento ni me apeno de mis decisiones y creo que nunca podré vivir en otro lugar sino éste, ni querría crecer mis hijos en otro lugar o lejos de sus abuelos... pero echo mucho de menos a España y volvería allí cada vez que tuviera la posibilidad de hacerlo si el tiempo y el dinero me lo permitieran...

mercoledì 27 gennaio 2010

Ode to my kitchen

Questo post è interamente dedicato alla mia cucina, cuore pulsante della Bucolica Casa Campestre, e stanza che più mi rappresenta.

Quando io e il Mio Contadino del Cuore stavamo scegliendo l'arredamento della Bucolica Casa Campestre, le stanze a cui abbiamo dedicato maggiore attenzione e cura dei dettagli sono state la conviviale taverna, dove trascorrere le nostre lunghe serate con gli amici, e la mia amata cucina.


Concordavamo sul fatto che la cucina è la stanza più vissuta all'interno di una casa e che quindi era necessario scieglierla con attenzione, cercando di trovare il giusto compromesso tra praticità ed estetica.

Entrambi non amiamo l'arredamento moderno e asettico, prediligendo le atmosfere calde e accoglienti ed il legno vivo a quello laccato o alla formica.

Tuttavia non volevamo rischiare di scegliere qualcosa di troppo classico che si avvicinasse allo stile "casa della nonna".

Poi un giorno il Mio Contadino del Cuore scopre il sito di un artigiano che vende cucine provenzali in muratura.. ed è subito amore a prima vista.

Purtroppo le difficoltà attraversate per averla sono state numerose (e non è questo il luogo adatto per discuterne)... basti pensare che avrebbero dovuto consegnarci la cucina a marzo del 2008, noi ci siamo trasferiti nella Bucolica Casa Campestre a giugno 2008 e la cucina ci è stata consegnato a metà agosto 2008...ma ogni volta che con orgoglio la mostro a qualcuno penso che ne sia valsa veramente la pena.

Abbiamo cercato di armonizzarla il più possibile con il grosso camino costruito dal papà del mio Contadino del Cuore e per tanto già presente nel locale.

Abbiamo scelto dei colori caldi che riscaldassero le lunghe e fredde sere d'inverno e che ricordassero le aurore che vedevamo dal finestrino dell'auto mentre il Mio Contadino del Cuore mi riaccompagnava a casa all'alba in quella gentile primavera in cui ci siamo innamorati.

La mia cucina per me è Casa.


La mia cucina è la stanza dove preparo fragranti torte e croccanti pizze... in cui sorseggio tè con le amiche... dove mi piace tenere la mano del Mio Contadino del Cuore mentre ceniamo... dove fingo di arrabbiarmi tutte le volte che la Bìa sale sul tavolo... in cui mi piace chiacchierare con mia mamma al telefono... dove mi piace cucire anche se ho una stanza apposta per farlo (la mia crafting room, un giorno vi parlerò anche di lei..)...
P.S.I tulipani arancioni, ritratti nelle foto al centro del tavolo, me li ha regalati ieri sera il Mio Contadino del Cuore nonostante la sottoscritta non se li meritasse per niente... ma il Mio Contadino del Cuore ha tanta pazienza e un cuore abbondante e generoso...
P.P.S. ovviamente, l'ultima foto del post, a differenza delle altre, non è stata scattata ieri sera... ancora non ci possiamo permettere un riscaldamento talmente alto da girare per casa in maglietta in gennaio...

lunedì 25 gennaio 2010

Diritto e rovescio

Dato che, per motivi di lavoro (dove è richiesto un abbigliamento formale), sono costretta a indossare capi di colore scuro, quasi sempre nero, e che quindi di conseguenza indosso sempre stivali neri, borsa nera, piumino nero, guanti.. indovinate un po'? esatto: neri!!! e sciarpa "stranamente" nera... l'altro giorno, guardandomi nella vetrina di un negozio ho notato con quanta facilità potessi essere scambiata per una vedova sarda... per cui ho deciso che era arrivato il momento di aggiungere un tocco di colore alla mia figura tramite una bella sciarpina di lana fatta ai ferri!
Così settimana scorsa sono andata in un negozio a 10 minuti dal mio ufficio che è un vero e proprio paradiso della lana. E' molto grande e ci sono gomitoli di lana di ogni tipo e colore.
Dopo essermi persa nei vari scaffali e aver sostato un quarto d'ora davanti a due tipi di lana diverse, entrambe molto particolari, indecisa tra le due, alla fine ho optato per un tipo di lana merinos color zucca con un filino di lurex dorato.

Per me, che sono amante delle cose semplici, lisce e a tinta unita, è un vero e proprio salto nel vuoto!La lana è da lavorare con i ferri del 6 per ottenere un punto molto morbido.

Questo fine settimana ho iniziato a sferruzzare seguendo i consigli della mia vicino di banco Raffa e della mia Nonnangela.
Lavorando la maglia con un punto diritto e uno rovescio si crea una specie di maglia a treccioline che dovrebbe evitare l'arrotolamento della sciarpa (speriamo!), cosa abbastanza comune nelle sciarpe fatte a mano.

Che ve ne pare?

La strada è ancora lunga.. ce la farò entro la fine dell'inverno?

giovedì 21 gennaio 2010

La curiosità vien curiosando

Ecco come ho trovato la Bìa l'altra sera dopo essermi voltata un secondo per appoggiare una tazza che avevo cercato in questo mobiletto della cucina:
N.B.: in questo mobiletto non c'è traccia del suo cibo o dei suoi giochi..cosa cercava? Bo'!!!

mercoledì 20 gennaio 2010

Noodles e Maki

Sabato scorso il Mio Contadino del Cuore era particolarmente incasinato con lo studio tanto da prendere la decisione di non uscire con i nostri amici, come di consueto accade ogni sabato sera.
Avendo la serata interamente a nostra disposizione (studio permettendo), abbiamo deciso di prepararci una cena un po' diversa dal solito cucinando giapponese.

Amiamo molto entrambi la cucina giapponese, più volte siamo andati a cena in un ottimo e rinomanto ristorante giapponese di Cantù, un locale molto particolare dove, diversamente dal solito, l'ambiente è ben illuminato, la musica soffusa e non si è costretti a urlare per comunicare con il proprio commensale. Altre volte abbiamo gustato la cucina giapponese ordinandola ad un take-away giapponese non lontano dalla Bucolica Casa Campestre. Ma non avevamo mai osato cucinare noi dei cibi che apparentemente sembrano tanto complicati e complessi.
E invece sabato sera, complice una capatina ad un grosso ipermercato e una lunga sosta nella corsia dedicata alla cucina etnica, siamo tornati a casa con un kit per preparare i Maki (con incluso una bellissima tovaglietta indispensabile per la preparazione del rollone di Maki), un kilo di riso basmati, un sacchetto di noodle (ovvero spaghetti di riso), del pesce quali vongole, cozze, gamberetti e moscardini, carote, cetrioli e avocado freschi.
E così, in un paio d'ore abbiamo preparato dei noodles con carote e frutti di mare (preparati dalla sottoscritta) e una discreta quantità di california maki interamente preparati dal Mio Contadino del Cuore. Vi potrà sembrare strano, ma la cosa più difficile da preparare è il riso.. non è facile farlo scotto al punto giusto in modo tale che si incollino bene i chicchi fra di loro!
Che ve ne pare?

Noi eravamo soddisfattissimi, perchè nonostante fosse la prima volta che cucinavamo questi cibi un po' particolari ce la siamo cavata egregiamente: sia i noodles che i Maki erano molto buoni. Certo si può migliorare!

Peccato non abbia scattato delle foto durante la preparazione dei maki!..sarà per la prossima volta!

martedì 19 gennaio 2010

Crafting day

Venerdì 8 gennaio, ultimo mio giorno di ferie natalizie, mentre fuori un cielo grigio e bigio si stemperava in una triste e insistente pioggia battente, mentre il Mio Contadino del Cuore era barricato, sul tavolo della sala da pranzo, dietro una trincea di pc e libri, intento a studiare e a discutere di radicali (non quelli "liberi") e algoritmi con il nostro amico Brugi, e mentre la Bìa si spalmava sul calorifero o si acciambellava sul divano(di seguito foto che documente l'intensa concentrazione e dedizione con cui la piccola felina si dedica a tale attività..)..

.. io ho deciso di approfittare della calma e tranquillità della Bucolica Casa Campestre per installarmi con la mia Singer e le mie varie stoffine e stoffette sul tavolo della cucina e dedicare la giornata a confezionare qualcosa per me e per la mia casina, dopo le fatiche dei regali di Natale!

E quindi, con uno scampolo di tessuto di cotone bianco leggermente lavorato sono finalmente riuscita a cucirmi le federe per i due cuscini di uno dei due divani della taverna.

Un divano aveva i cuscini con le federe bianche, e l'altro con le federe marroni, erano federe vecchie e non mi piacevano neanche un po'.. ora fialmente tutte e due i divani hanno le federe molto simili e stanno molto meglio! che ne dite?





Ecco un primo piano della federe:

Mi rendo conto che non è un granchè, ma considerando che ho comprato la mia macchina da cucire a settembre, che prima di allora non ne avevo mai utilizzata uno e quindi non sapevo neanche come si accendesse e che sono autodidatta... sono piuttosto sodisfatta del mio lavoretto!

Le federe sono facilmente estraibili e lavabili grazie a un'apertura sul retro (quella tipica che si trova anche nelle federe per guanciali!).

Nel pomeriggio dello stesso giorno mi sono invece confezionata una cosina per me: dato che durante la settimana pranzo sempre in Studio e mi ero stancata di pranzare appoggiando la schiscetta sul solito e anonimo tovagliolino di carta, ho deciso di cucire una tovaglietta da pic-nic per i pranzi in ufficio (che proprio pic-nic non sono..ma non importa!). Il modello l'h preso da questo libro: Cucito Facile (http://www.lafeltrinelli.it/products/9788862122948/Cucito_facile/Jansdotter_Lotta.html?prkw=cucito&srch=0&cat1=1&prm) che mi ha regalato il Mio Contadino del Cuore per Natale.

Ecco alcune foto della tovaglietta aperta:


Un dettaglio della taschina porta posate:

e la tovaglietta chiusa:

La stoffa utilizzata non mi fa impazzire, ma essendo un esperimento ho preferito utilizzare uno scampolo che mi aveva regalato la Nonnangela per fare delle prove, però trovo che il nastrino color cioccolata le dia comunque una marcia in più! Appena l'ha vista il mio contadino del cuore ha detto che ne vorrebbe tanto una anche lui, magari confezionata con una stoffa un po' più maschile! Me ne ha commissionata una anche mia mamma e ne vorrei fare una che per la mamma del Mio Contadino del Cuore. Devo solo trovare delle stoffe carine per farlo!

Scusate il post un po' lungo... comunque ora ho finito e soddisfatta vi saluto!

giovedì 14 gennaio 2010

The Winter Home

Se, quando la sera, o durante il fine settimana, vi sentite stanche e avvertite la necessità di fuggire dal mondo caotico in cui purtroppo ci ritroviamo a vivere..cercate bene, perchè vedrete che ad un tratto, lungo la strada che state percorrendo, noterete un sentiero che si snoda a est del vostro cammino. E' un piccolo sentiero percorribile solo a piedi, o in slitta, si, forse anche a cavallo. E' riparato da un'arcata di alberi e sempre imbiancato da una spruzzata di neve. Quando lo imboccherete noterete una luce calda provenire dalla fine del sentiero: seguitela, dirigetevi versa di lei, il sentiero vi ci condurrà, e alla fine vi troverete davanti una casetta con le finestre illuminate dal fuoco del camino che scoppietta all'interno, e sull'uscio troverete noi ad accogliervi: benvenute nella nostra Winter Home!
Nella nostra Winter Home è sempre inverno e ci sono candele accese in ogni stanza, camini e stufe che riscaldano l'ambiente e tazze fumanti di cioccolata, tè e tisane ad attendervi.
Nella nostra Winter Home si respira un'atmosfera accogliente e intima, si narrano racconti d'inverno, si parla di ricamo e ci si scambiano golose ricette invernali.
Se volete venire a trovarci, cliccate sul titolo di questo post..vi aspettiamo numerose!

mercoledì 13 gennaio 2010

Bìa ringrazia


In questi giorni Bìa è particolarmente felice: ha una compagna che le fa compagnia in queste fredde e uggiose giornate invernali, qualcuno con cui condividere divano e coperte.. e cioè la sottoscritta.

lunedì, dopo una settimana di ferie sono rientrata al lavoro. Ma, nonostante il freddo polare. ho deciso di uscire di casa senza sciarpa e cappello, così la sera già avevo un po' di mal di gola.. mi sentivo strana..ma pensavo fosse un po' di stanchezza..la notte non ho dormito per il mal di gola e il giorno seguente l'ho passato a letto con febbre alta e tonsille giganti!

Nadia (il mio medico ndr) mi ha visitato: influenza e riposo assoluto senza mettere naso fuori casa sino a venerdì compreso!

Bìa non mi ha lasciata sola un istante, è sempre stata accanto a me, e quando ieri avevo la febbre altissima, e mi accorgevo che si era allontanata per andare a controllare la situazione in giardino e svolgere il suo ruolo di bucolica vedetta lombarda, la chiamavo e lei tornava subito ad accoccolarsi accanto a me.. che dolce! E' una preziosa compagnia!

Quindi vi scrivo dal divano avvolta in una spessa coperta di quelle della nonna, vecchio stile, color nocciola (la coperta della protezione civile, la chiamo io!) e ho appena preso delle terribili gocce color petrolio per disinfettare la gola che sono amarissime e pizzicano. Vorrei mostrarvi un di fotine scattate durante questi giorni di feste agli ultimi miei lavoretti fatti con la mia amata macchina da cucire, ma ancora non sono riuscita a scaricare le foto, per cui vi lascio con un giochino curioso che ho trovato sul blog di Argante (http://ilfiloincantato.splinder.com/) e Miss Potter (http://straccipertopi.blogspot.com/) un po' di tempo fa, che mi è sembrato simpatico e ideale per farmi conoscere un po' meglio:

6 nomi con cui ti chiamano
Ari, Pisi, Nanin, Stellina, Cucciolina, Rari

3 cose che indossi in questo momento
Vestaglia, pigiamino (entrambi rosa cipria) e calzine di lana in tinta (lo so che sono le 6 del pomeriggio, ma sono malata!)

3 cose che hai fatto stanotte, ieri e oggi
stanotte:
Ho dormito, sognato e ho svegliato il mio Contadino del Cuore che doveva andare in lab. Ieri: mi sono misurata la febbre, ho preso le medicine e ho dormito. Oggi: Ho curiosato un po' per i vostri blog, ho coccolata la Bìa e ho pensato a quante cose potrei fare se stessi bene.

2 cose che hai mangiato oggi
lattemiele e biscotti

2 persone a cui hai telefonato oggi
Solo 2? la mia compagna di banco Raffa e la mia mamma Pili

2 cose che farai domani
andrò avanti col libro che sto leggendo (l'ultimo di Fabio Volo) e credo che insegnerò alla Bìa a usare il computer, noto che palesa un certo interesse per la tastiera del pc

3 bibite preferite
d'inverno: earl grey tea della Twinings, tisana di rooibos al ciocco-menta, lattemiele. D'estate: acqua e menta, infuso di menta, latte freddo e cacao

3 cose che desideri intensamente: Salute per i miei cari, speranza e una maggiore capacità di donare amore