lunedì 20 settembre 2010

Una visita immaginata

Era da un po' che volevo scrivere questo post, ed ora eccomi qui a farlo...
Tempo fa ho letto questo libro, e quasi all'inizio del romanzo, una delle due protagoniste si immagina di ricevere una visita molto particolare: si domanda cosa succederebbe se la sua se-stessa cinquenne (la protagonista nel romanzo ha circa trent'anni), tramite un'immaginaria e improbabile macchina del tempo, si recasse da lei in quel momento e potesse vedere come è cresciuta, com'è diventata, dove abita, cosa fa nella vita... l'incontro non soddisfa molto la protagonista-bambina e contribuisce a spingere la protagonista-adulta ad attuare una serie di scelte che la porteranno a compiere importanti cambiamenti...
Questa parte del libro (sebbene non sia un elemento chiave all'interno della storia) mi ha molto colpita e mi sono subito ritrovata ad immaginare di vivere lo stesso incontro...

Ho immaginato di ricevere, una domenica pomeriggio di fine estate, una visita da parte di me stessa bambina, da parte di una Pisi cinquenne tutta impettita nel suo vestitino con le maniche a sbuffo confezionato a mano dalla Nonnangela e i capelli scuri talmente sottili da sfuggire alla molletta dietro la quale ha cercato di fermarli la Pili...
Se avessi questa opportunità le andrei incontro aprendole il cancello e la inviterei ad entrare spiengandole che questa è la casa dove fra qualche anno sarebbe andata a vivere... io credo che sgranerebbe gli occhi vedendo il piccolo giardino, i fiori, il dondolo, l'altalena (Posso salire sul dondolo? E sull'altalena? Davvero posso?") Poi le presenterei il Mio Contadino del Cuore, spiegandole (per quanto sia possibile spiegarlo ad una bambina di 5 anni) che un giorno vivrà con lui ("Ma siete sposati?" E io: " No, ma lo faremo appena ce lo potremo permettere, sai per sposarsi ci vogliono tanti soldini.." E lei: "e avete dei bambini!" e io" ancora no, ma vorremmo tanto averli, fra un po'!" E lei: "Ma siete innamorati?" E io: "Certo, ci amiamo! " E lei, con un sorrisetto malizioso:" E vi baciate?" e io" Si, ci baciamo!" e lei riderebbe, una risatina un po' imbarazzata... e poi aggiungerebbe "Mi sta simpatico, mi piace!" Menomale!)
E poi arriverebbe la Bìa: "E' vostra? Ma la mamma e il papà te la lasciano tenere?" (...) " Vuoi dire che avrò un gatto? Potrò finalmente avere un gatto?Sìììì!!!" griderebbe saltellando per il giardino...
E poi le farei visitare la Bucolica Casa Campestre, e mentre la visiterebbe credo che sarebbe tutto un"Ooohhh!" e un "Ma è bellissimissimo!" e un "sembra proprio la casetta di campagna dei cartoni animati!"...
E ancora le aprirei il mio armadio e le farei vedere i miei vestiti e credo che impazzirebbe nel vedere le mie gonne, le mie scarpe, le mie camiciole e i miei abitini...
Poi mi chiederebbe che lavoro faccio, o meglio che lavoro farà lei da grande e le risponderei che faccio la pendolare e che però questo mi permette di avere un sacco di tempo per leggere!
E sicuramente mi chiederebbe della sua famiglia, della nostra famiglia, dei nonni, e purtroppo potrei rassicurarla solo sulla Nonnangela e la Nonna Lidia, della mamma e del papà, che stanno bene entrambi, di sua sorella, fidanzata e anche lei in procinto di andare a convivere... e poi le offrirei il tea in quel servizio di tazze a forma di fiore e che hanno una farfalla per manico e sono sicura che la farebbero impazzire!

E tutti questi pensieri mi hanno fatto tenerezza e mi hanno regalato tanto conforto e un'immensa felicità...
Credo sia importante rendersi conto che non abbiamo deluso la bambina che eravamo, io credo che, capire ciò, significhi davvero aver raggiunto la realizzazione nella propria vita!
E a voi? Cosa accadrebbe se la bambina che eravate vi venisse a trovare?

2 commenti:

Quattrocrocette ha detto...

La bimba che ero scoprirebbe che, nonostante le tribolazioni e gli anni che ci sono voluti, è andata a vivere in un posto che sognava tanto, simile a dove da piccola passava le estati felici. Si penso sarebbe contenta.
Ciao
Margherita

Gabriella ha detto...

Non avevo mai pensato ad un incontro tra la me di oggi e la me bambina, in effetti è una cosa molto bella. Avrei molte cose da dirle, alcune (forse troppe...) tristi e difficili da capire ed altre più belle. Sicuramente le direi di catturare i momenti di felicità e fissare quei ricordi al cuore,sempre.