venerdì 26 febbraio 2010

Come il mare

Quando quest'estate siamo rientrati dal nostro viaggio a Santorini, sono rimasta talmente incantata dai colori di quella meravigliosa isola che ho subito voluto creare degli orecchini che, portandoli, mi ricordassero uno dei luoghi più meravigliosi che mai i miei occhi abbiano visto.
Ho quindi acquistato nel mio negozietto di fiducia (di cui vi avevo già parlato in questo post:http://un-posto-nel-cuore.blogspot.com/2010/02/naranja-y-gris.html) elementi in vetro, swarovski e monachelle per confezionare un paio di orecchini che avessero il colore degli scogli e del mare di Oia.

Sono così nati questi orecchini romantici come l'isola che li ha ispirati, confezionati con due cuori grigio azzurri di vetro di Murano soffiati a mano (infatti, come potete notare, non sono perfettamente identici), due perle grigio chiare anch'esse in vetro di murano e due swarovski colore della spuma del mare. I restanti elementi che compongono gli orecchini sono tutti in metallo (le monachelle sono in materiale anallergico).
Purtroppo le foto non rendono giustizia al mare di Santorini, ai miei orecchini, che sono talmente luminosi che non solo illuminano il viso di chi li porta, ma risultano addirittura sovraesposti nella foto, sebbene io abbia cercato di ritrarli ricorrendo a tutte le mie capacità fotografiche insegnate dal mio contadino del cuore (bravissimo fotografo: http://korbe.altervista.org/index.html)!

Vi volevo inoltre mostrare alcune foto scattate ieri sera che illustrano come la signorina si rilassava sulle gambe (in pigiama) della sottoscirtta dopo una lunghissima ed estenuante giornata trascorsa tra il divano e il calorifero, il calorifero e il puf, il puf e le gambe del Contadino del Cuore..eh sì, si fa fatica! (a qualcuno questa frase suonerà famigliare!)

mercoledì 24 febbraio 2010

Let it shine!

Contro ogni aspettativa oggi qui a Milano e d'intorni è una splendida giornata di sole... talmente splendida e luminosa che stamattina, quando sono uscita per prendere il treno alle 07.00 pensavo di aver sbagliato orario tanta era la luce che già illuminava la mattina!
Questo sole è un regalo inatteso e quanto mai anelato che ha saputo risollevare il mio umore, sceso sotto i piedi durante la giornata di ieri, al termine della quale ero scorata e sconsolata...
Tuttavia, nonostante il mio avvilimento, ieri sera il mio estro creativo (se così si può chiamare) non mi ha abbandonata. Infatti, a dispetto dei numerosi tentativi da parte della Bìa di sabotare il mio progetto, sono riuscita a confezionare una borsa in feltro. Nulla di particolarmente particolare e originale dato che la suddetta borsa è stata confezionata assemblando un kit acquistato in edicola dalla volenterosa Mami per la sua Crafting daughter. Comunque, nonostante le scarse (se non inesistenti) istruzioni di montaggio e la totale mancanza di possibilità di variazione e creatività, mi sono molto divertita a cucire la borsa accoccolata sul divano, con la Bìa sulle gambe tra fiori di feltro ago e cotone colore del sole di questa mattina!

E per finire vi lascio con la foto dell'ultima piantina arrivata nella Bucolica Casa Campestre (per il momento, perchè poi in marzo verrà piantata nel Bucolico Giardino): si tratta di un Elleboro verde (nome scientifico Helleborus viridis), una piccola pianta alta fino a 40 cm, con fioritura invernale o ai primi tepori primaverili, dai fiori tutti verdi, appartenente alla famiglia delle Ranuncolaceae, ricevuta in dono da Mami e Papi pochi giorni or sono.

lunedì 22 febbraio 2010

Spring is in the air...

Da meteopatica quale sono, è bastata la splendida giornata di sabato per risollevare cuore e animo e ricaricarmi dalla settimana pesantuccia che avevo alle spalle! Sabato giravo in auto per i paesini della Brianza, sul fondo imponenti montagne imbiancate fino a valle, convinta di essermi improvvisamente svegliata in un altro mondo, o di vivere un fantastico sogno, un sogno di luce e di colore... ed ero grata di vivere quella meravigliosa giornata, di godere del paesaggio e dei raggi di sole...

Per celebrare la splendida giornata, ho approfittato di quest'anticipo di primavera per fare un po' di sano shopping primaverile!
Al mattino in compagnia della Disegnatrice di Stoffe (alias mamma del mio Contadino del Cuore), con cui, oltre ad aver acquistato della profumatissima frutta fresca e dolcetti a volontà per lo studioso Contadino del Cuore, mi sono regalata un coloratissimo mazzetto di ranuncoli arancioni (in tinta con la mia cucina, sia mai!), che adoro e che trovo siano i fiori dall'aria più simpatica del creato.
Nel pomeriggio invece in compagnia di Mami, sono finalmente riuscita ad usufruire delle due gift card che Patty e Mostri mi avevano regalato a Natale, la prima spendibile in libreria (esiste gioia più grande dell'aggirarsi per una libreria consapevoli che in tasca si ha un piccolo buono da spendere e l'opportunità di scegliere il libro che si desidera?)
la seconda invece spendibile in una grossa catena d'abbigliamento (che io adoro)!


Ieri, invece, nonostante fosse un'altra splendida giornata, l'ho trascorsa in casa. Mentre il Mio Contadino del Cuore, s'ingobbiva chino sui libri, io ho sfoderato la mia adorata macchina da cucire e ho confezionato due tovagliette, una per la Disegnatrice di Stoffe:



e una per Mami:



da utilizzare per i frugali pasti al lavoro.Il modello (che già avevo usato per la tovaglietta confezionata per me: http://un-posto-nel-cuore.blogspot.com/2010/01/crafting-day.html) è tratto da questo libro: Cucito Facile (http://www.lafeltrinelli.it/products/9788862122948/Cucito_facile/Jansdotter_Lotta.html?prkw=cucito&srch=0&cat1=1&prm) che mi ha regalato il Mio Contadino del Cuore per Natale.

Ho anche cercato di assemblare un umile segnalibro per il mio papi (ieri sera abbiamo festeggiato il suo compleanno, e non mi piaceva recarmi alla sua festa con un regalino per Mami, e nulla per lui, è vero che gli avevamo acquistato un super-regalo di compleanno, però...) ma il risultato non è stato quello sperato! Per fortuna che Papi stravede per le sue figlie, e sarebbe contento anche se gli regalassi un pezzo di stoffa come segnalibro, però a tutto c'è un limite! Tuttavia ho deciso comunque di portarglielo, pregandolo di non usarlo e di custodirlo nella sua scatola dei segreti!

giovedì 18 febbraio 2010

Dolce Bìa







La sera, mentre il Mio Contadino del Cuore concentrato studia al tavolo del soggiorno, io finalmente mi rilasso accocolandomi sul divano con una copertina di pile sulle gambe e tra le mani la sciarpa che sto sferruzzando (che somiglia sempre più ad un'infinita tela di Penelope, che tesso attendendo che il mio amore torni dal suo lungo viaggio, un viaggio verso algoritmi e articoli di nenotecnologia...) o un ricamo a punto croce.

Non appena conquisto la mia postazione sul divano la Bìa subito mi raggiunge consapevole del fatto che è giunto per lei il momento di ricevere tutte le mie coccole e le mie attenzioni.
Quello è il nostro momento, quello è il momento in cui io mi rendo effettivamente conto di quanta efficacia possa avere la pet-therapy... lo stesso momento in cui è come se lei desiderasse, lasciandosi pastrugnare e intonando un concerto di fusa, farmi capire che è grata delle cure che le riservo. (Ed è in uno di questi momenti che ho scattato le foto di questo post. Purtroppo la qualità non è delle migliori, ma per non disturbare la signorina alzandomi per prendere la fotocamera, le ho scattate con il mio cellulare.)

So che dalle foto che pubblico la Bìa possa dare l'impressione di essere una gatta soprammobile.. ma vi posso assicurare che non è così: a volte trascorre le mezz'ore a correre su e giù per la casa, a rincorrere una nocciolina o a giocare con un suo pupazzetto a forma di topolino fingendo di dargli la caccia...il punto è che è talmente vivace che riesco a fotografarla solo quando dorme o riposa, o nei momenti descritti all'inizio di questo post!
In passato ho avuto diversi animaletti da compagnia e cioè 5 cricetini (nell'ordine: Charlie, Barnie, Buddy, Maddy la mia preferita, e Skippy) e Matilda, una coniglietta nana (che nana poi non era più di tanto), non avevo mai avuto quindi un gatto... e mai avrei pensato che fossero esserini in grado di darti così tanto! E' incredibile la compagnia che sono in grado di fare, i sorrisi che sanno strappare, la tenerezza e l'affetto che sanno donare!E sono fermamente convinta che, se sono riuscita ad uscire dalla nuvole nera che ha oscurato le mie giornate l'autunno e l'inverno dell'altro anno è anche merito suo, delle sue buffe pose ed espressioni e delle sue fusa!

mercoledì 17 febbraio 2010

Miao!

Oggi è la Giornata Internazionale del Gatto, un giorno importante per tutti i gattofili come me, e che, oserei dire, cade proprio a fagiuolo dopo lo scalpore suscitato dagli abominevoli consigli culinari di Bigazzi durante un seguitissimo programma trasmesso dalla rai all'ora di pranzo (http://www.tvblog.it/post/18250/sospeso-beppe-bigazzi-da-la-prova-del-cuoco-insegna-a-cucinare-i-gatti)...

E a proposito di questa speciale giornata vi segnalo lo spassosissimo post della Placida Signora della Blogosfera:

Rosso di sera...

Il rosso è uno dei miei colori preferiti... non in tutte le sue tonalità e sfumature però: io amo il rosso ciliegia!
Rosso ciliegia come i guanti in pelle ricevuti in dono ieri da una carissima amica (merci bocu, Antonelle!)

Rosso ciliegia come una collana in legno comprata ad un mercatino con mia mamma quest'estate a Milano

O ancora come il colore del mio smalto per unghie preferito

O come la montatura dei miei occhiali da vista (sono leggermente astigmatica), indispensabili per svolgere il mio secondo lavoro, in cui trascorro 8 ore davanti al pc!

Rosso ciliegia come un paio di bellissimi orecchini confezionati per me da una mia carissima amica di Sant Vincent dels Horts (Barcelona)

O di nuovo come La Mia Sciarpa Preferita, la sciarpa in morbidissima lana merinos che ho sferruzzato l'inverno in cui mi sono laureata e che indossavo nei freddi mesi in cui io e il Mio Contadino del Cuore ci siamo conosciuti...

Quest'estate ho persino creato un paio di orecchi pensando a questo colore, che per me è sinonimo di passione, vitalità e creatività e che è in grado di trasmettermi forza ed energia.


Gli orecchini sono in metallo, pietre dure e vetro di murano. La pietra dura è a forma di fiore, a me piace pensare che sia un garofano rosso (un clavel rojo) che è il fiore simbolo della Spagna.

lunedì 15 febbraio 2010

Rose e maki

Quello appena trascorso è stato un week end molto intenso che ha avuto inizio con 2 rose ed è terminato con una doppia porzione di maki.

Le due rose sono state regalate venerdì sera a me ed al Mio Contadino del Cuore da Chiarina durante una festa da lei organizzata. Una festa di "arrivederci", una festa in cui ho potuto rivedere molte amiche e amici con cui sono cresciuta e ho trascorso la mia adolescenza, amiche e amici uniti a casa di Chiarina per salutarla, dato che sabato sera è partita per la Nuova Zelanda per un lungo viaggio che durerà 3 lunghissimi anni.

Chiarina è una delle mie migliori amiche. La conosco da quando era nella pancia della sua mamma (ha 2 anni in meno di me), che è una delle migliori amiche di mia mamma e mio medico.
Siamo cresciute insieme, e anche se a volte trascorriamo lunghi periodi senza vederci, quando abbiamo la fortuna di incontrarci è come se ci fossimo viste il giorno prima.
Chiarina per me è come una sorella, una sorella minore, una sorella un po' hippy e spregiudicata (nel senso che non si cura minimamente dei giudizi altrui), una sorella sotto certi aspetti così diversa da me nel mio essere così precisa e attaccata alle mie radici e alle mie cose, eppure in altri così simile (credo che l'aspetto che ci accomuni di più sia essere due anime fuori dal tempo che non temono l'essere additate come non conformi alla massa).
Chiarina è partita sabato sera e oggi a mezzogiorno è arrivata a Wellington, che si trova a sud dell'Isola Nord, in Nuova Zelanda, una città dall'altra parte del mondo, nel vero senso della parola, a 27 ore di vole da Milano e 12 ore di differenza di fuso orario.
E' riuscita a ottenere una borsa di studio per un dottorato di tre anni in bio-etica e neuro scienze (è laureata in filosofia) e so che era un suo grandissimo desiderio per cui, quando le hanno comunicato che era entrata nel dottorato, ho gioito con lei, ma questo week end è stato molto triste. Mi mancherà tantissimo sebbene sono consapevole che i moderni mezzi di comunicazione a nostra disposizione al giorno d'oggi renderanno più facile mantenermi in contatto con lei, ma Chiarina ha un'anima gitana, variabile e sfuggente come il vento, per cui so che non sarà semplice avere sue notizie.
Tre anni sono veramente lunghi, chissà quante cose accadranno e cambieranno, sia nella mia vita che nella sua, durante questa sua desiderata esperienza... ma so che da mesi ha anelato questo viaggio e quindi le auguro che tutto vada come lei desidera!
La doppia porzione di Maki è stata invece cucinata ieri sera dal Mio Contadino del Cuore (io però l'ho aiutato, eh?) che, per festeggiare San Valentino, ha deciso di cucinare giapponese.
Non è la prima volta che proviamo a cucinare sushi & co., come già vi avevo raccontato in questo post (http://un-posto-nel-cuore.blogspot.com/2010/01/noodles-e-maki.html).
Lui ha preparato, con una precisione e devozione da giapponese, i california maki, mentre io preparavo i noodles con pesce e verdurine nel nuovo WOK acquistato sabato mattina durante una proverbiale spedizione ikeana con mami e sister.
La cena era ottima, l'unico difetto della cucina giapponese, soprattutto per maki, sushi ecc... è la quantità di tempo necessario per la preparazione che varia dall'ora all'ora e mezza.. per cui ve lo sconsiglio nel caso abbiate fretta o stiate morendo di fame!
La serata si è conclusa con la visione del film Nine (mah!) che ho trovato talmente interessante che alle 22.15 mi sono appisolata sul divano... povero Contadino del Cuore, se non conserverà un gran ricordo di questo San Valentino la responsabilità è solo mia! ma la settimana lavorativa è stata molto pesante e il week end è stato frenetico e intensissimo, totale domenica sera ero distrutta e mi ci sarebbe voluto un altro week end per riprendermi, e invece...

venerdì 12 febbraio 2010

Connubio di menti

Finalmente posso mostrarvi cos'ho creato quella domenica che vi descrivevo in questo post (http://un-posto-nel-cuore.blogspot.com/2010/02/che-freddo-che-fa.html), domenica in cui, colta da Sacro Furore, ho fatto un sacco di cose tra cui confezionare questi due utilissimi oggettini.


Quello stesso fine settimana, il Mio Contadino del Cuore abbiamo deciso (e provveduto) di cambiare compagnia telefonica e cellulare. Per festeggiare l'evento ho pensato di creare una bustina porta cellulari ciascuno, il cui modello è nato dal connubio delle nostre due menti.

Il modello è semplicissimo ed è improvvisato: un piccolo sacchetto di stoffa con l'orlo superiore cucito molto alto in modo tale che risulti più robusto e si presti maggiormente alla chiusura-apertura della foderina.

Il Mio Contadino del Cuore ha espresso il desiderio che il suo venisse confezionato con una stoffa interamente nera in tinta unita in modo tale che fosse il più maschile possibile. Io invece volevo una stoffa che fosse scura, perchè meno sporchevole ma contemporaneamente femminile, e così ho scelto questa stoffa blu navy con dei piccoli fiorellini bianchi e qualcuno giallo.

Per la chiusura, fondamentale affinchè il cellulare non sgusci fuori ogni qual volta lo si estrae dalla borsa o dalla tasca, io avevo pensato di applicare un bottoncino automatico, ma il Mio Contadino del Cuore si è espresso contrario, temendo che il bottoncino in questione potesse graffiare lo schermo del telefonino, suggerendo invece di applicare un piccolo pezzettino di velcro.

Inoltre, sempre del Mio Contadino del Cuore è stata l'idea di cucire all'interno della custodia un piccolo ritaglio di quei panni per pulire gli occhiali in modo tale che sia sempre a disposizione per lucidare lo schermo del cellulare, non vengo smarrito mentre si estrae o si ripone il telefonino e contribuisca a mantenere scintillante lo schermo dato che questo scivola sul pano ogni volta che lo si inserisce nella foderina.



Mentre mi prodigavo a compiere l'impresa nella mia crafting room, la Bìa non mi ha abbandonato un secondo, monitorando il procedere del lavoro dalla sua postazione sul divano.

Ecco come dimostrava un ostentato interesse nei confronti del lavoro svolto della sottoscritta...

mercoledì 10 febbraio 2010

Naranja y gris

Vi ho già accennato qualche tempo fa della mia passione per gli orecchini e a dimostrazione di ciò vi avevo raccontato di come non riesca a uscire di casa senza. Il fatto che mi si veda il lobo dell'orecchio nudo, con il buchetto in bella vista, mi fa sentire nuda.
Adoro soprattutto quelli pendenti (tipo quelli della foto qui sotto per intenderci), molto "spagnoleggianti"(guarda caso la parola orecchino in spagnolo si traduce con "pendientes"), nel senso che sono i classici orecchini che portano la maggior parte delle ragazze spagnole, ne hanno almeno un paio a testa, li indossano in ogni occasione e molte di loro ne hanno una collezione intera.

Mi diverto moltissimo anche a crearli. Acquisto il materiale necessario in un negozietto a Milano a pochi minuti a piedi dallo studio in cui lavoro. Il negozietto è una gioia per gli occhi, ovunque barattoli di perle in vetro di varie forme, colori e misure, come fossero caramelle. Purtroppo non è che sia proprio conveniente... ma la qualità della merce venduta è veramente alta e i risultati sono sempre molto soddisfacenti.

E' un'attività a cui di solito mi dedico prevalentemente in estate, sul tavolo in giardino, quando il caldo rende difficile sopportare persino il calore di una stoffa tra le mani, per non parlare di gomitoli di lana e ferri.

Ho confezionato un discreto numero di orecchini, ma posso mostrarvene solo poche paia, quelli confezionati per me, dato che la maggior parte li regalo. Li regalo ad amiche, conoscenti, zie, mamma, sorella, suocera, cugine... mi piace creare l'orecchino pensando alla persona che lo indosserà. E' in base a ciò che scelgo colori e materiali.

Se invece li confeziono per me, mi piace crearli pensando a cose che mi fanno stare bene, come quelli che vi mostro oggi. Per entrambi ho scelto la stessa montatura: a margherita con la chiusura a scatto in acciaio brunito. E' una montatura che amo molto, è semplice ma conferisce all'orecchino un'aria di monile appena rubato dal portagioie della nonna. Molto vintage.Le pietruzze incastonate nella montatura sono cristalli swaroski.

Per il primo paio le ho scelte pensando alla luce che si riflette sulle foglie nei tiepidi pomeriggi autunnali.

Sono orecchini che indosso tantissimo perchè hanno la capacità di illuminare il viso anche se (come me, per necessità lavorative) si indossa spesso abiti molto scuri.

Per il secondo invece le ho scelte pensando alla soffusa luce delle nevose giornate invernali.

Anche questi orecchini li porto tantissimo (li indosso proprio oggi)... stanno benissimo accostati a tutte le tonalità del grigio.

Spero di non avervi annoiato.. se così fosse, presto vi mostrerò altri orecchini!