Ieri sono terminati i
festeggiamenti per il mio compleanno con un pranzo in una trattoria nel verde della Brianza (che con tutta quest'acqua, sempre più verde è!) dove ho festeggiato i miei 30 anni con i miei amici. Ho fatto un piccolo calcolo in seguito al quale sono giunta alla conclusione che quest'anno per il mio compleanno ho ricevuto 27 regali da 14 persone (o coppie o piccoli gruppi di persone!)...
Purtroppo sono riuscita a fotografarne solo una piccola parte!
Sono tantissimissimi! E subito ho pensato: ma io me li merito? Mahh! Nel dubbio me li godo e ringrazio ancora chi ha festeggiato, cucinato, impacchettato, infiocchettato, augurato e brindato con me per il mio compleanno!
Sabato sera invece abbiamo cenato al Birrificio di Como insieme ai miei genitori, i miei zii e ad una loro ex collega che avevo già conosciuto in passato, quando, nove anni or sono, avevo lavorato per tre mesi a Barcellona per la stessa società per cui lavoravano lei ed i miei zii.
La serata, sebbene si svolgesse nel cuore del comasco, ha assunto toni e sfumature ispanico-catalane. La collega in questione, infatti, sebbene ora viva temporaneamente qui a Milano (in un appartamentino zona Brera.. wow!) è barcellonese. Ho quindi potuto dare sfogo alle mie acquisizioni linguistiche universitarie ed erasmiane, nonchè trascorrere la serata con le stelline negli occhi, chè appena sente parlare spagnolo la sottoscritta va in visibilio (come ampiamente già descritto in questo post: http://un-posto-nel-cuore.blogspot.com/2010/01/mi-querida-espana.html)! Ho parlato quasi tutta la serata in castigliano (purtroppo, nonostante il corso intensivo, sono arrivata ad una buona comprensione del catalano, ma molto lontana dal riuscire a pronunciare una frase di senso compiuto!). Questo ha risvegliato in me una fortissima nostalgia verso quei luoghi, quella gente e quella cultura, tant'è che, sperando che la Spagna sia confermata come meta delle nostre prossime vacanze estive, mi aggiro sconsolata sotto la pioggia canticchiando questa canzone:
Ahí está esa hechicera gitana/con su poder te llenará de ilusión./También cambiará tu vida/pues sus hechizos son buena suerta,/salud, amor y fortunasi se lo pides con deboción./Para el mar de amores: rumbas y flores./Pa' subir al cielo: vente al Paralelo./Para ahogar las penas: fuente Canaletas./Pal que busque novio: mercao San Antonio./Gitana hechicera./Hechicera gitana./Tan llena de gracia./Más guapa que el sol./Gitana hechicera./Hechicera gitana./romántica reina./La que nos parió./Es la que sueña despierta,/ama y se deja querer,/tan mujer y tan hermosa,/de ahí le viene su poder.
che è una dichiarazione d'amore che il cantautore catalano Peret scrisse alla sua amata Barcellona.
E voi? C'è un luogo in cui avete vissuto o che avete visitato per cui soffrite di nostalgia?
Continuando a canticchiare mentre digito sulla tastiera, vi lascio con una foto di questa bellissima azalea, anch'essa regalo di compleanno donato ieri alla sottoscritta e di cui la sottoscritta si è già perdutamente innamorata...
*da leggersi alla spagnola, con l'accento che cade sulla prima "a" e la "g" letta aspirata come la "g" di Jorge.