Come avete passato questa prima parte delle feste?
Io benissimo, un goccino trafelata ma benissimo.. ma di questo vi racconterò nel prossimo post.. In questo, un po' lunghetto, come promesso nell'ultimo post scritto la Vigilia di Natale, vi voglio raccontare le giornate che hanno preceduto Natale e Santo Stefano...
*Lunedì 21 dicembre:
Lunedì pomeriggio qui a Milano ha cominciato a nevicare verso le 14.30. Allarmata dalla situazione che poteva attendermi a casa, ho chiesto un permesso e sono uscita alle 16.00 anzichè alle 17.30 come di consueto. Quando sono giunta, alle 17.30, alla stazione del mio brianzolo paesino non aveva smesso un secondo di nevicare e a terra c'erano già una ventina di centimetri di neve.
Penso al mio calesse fermo vicino alla stazione e decido che proprio non è il caso di muoverlo da lì, temendo una rovinosa scivolata del mio cavallo. E quindi, gambe in spalla mi incammino a piedi verso casa: 2,5 km di strada, 40 minuti di cammino sotto la neve. Intorno a me tutto era bianco e silenzioso, la neve fresca che coi miei passi si sollevava da terra come fosse un gigantesco mucchietto di farina, tutto sembrava lontano, morbido e ovattato.
Quando ho imboccato la via di casa sembravo un pupazzo di neve: tutto - il mio cappello, la borsa, il cappottino, al gonna, persino le calze - era coperto da uno strato di neve...
Entrata in casa avevo i piedi doloranti per il freddo. Mi ci è voluta una doccia bollente e un piatto di passato di verdura fumante per riuscire a riscaldarmi!
*Martedì 22 dicembre:
La sveglia suona come sempre alle 6.30. Mi affaccio alla finestra per monitorare la situazione neve e scopro che lo strato di neve che copre ogni cosa misura circa 40 cm. Impossibile raggiungere lo Studio. Che ho fatto? "sei tornata sotto le coperte a continuare a sognare! "penserete voi!E invece no! Mi sono attaccata al telefono con il mio responsabile sino alle 08.30 cercando di trovare una soluzione alla situazione di emergenza che si era creata alla reception dello Studio: io ero impossibilitata a raggiungerlo causa maltempo.. e la mia unica collega (di Milano quindi non bloccata a casa dalla neve) impossibilitata a raggiungerlo causa febbrone da cavallo!Per fortuna una soluzione alla fine si è trovata..
Dopo aver fatto colazione, il Mio Contadino del Cuore, colto da pietà, mi ha accompagnato (ovviamente a piedi, quindi altri 40 minuti di camminata nella neve) a recuperare il povero calesse abbandonato dalla sera prima in stazione e coperto da una tale quantità di neve da essere quasi irriconoscibile!
Ritornati alla Bucolica Casa Campestre, abbiamo riesumato dal garage pala e badile e abbiamo cercato di creare un varco che dalla portico della casa ci permettesse di raggiungere il cancelletto del giardino senza sprofondare nella neve! Terminato l'oneroso incarico, e dopo aver mangiato un piattino di spatzle agli spinaci con salsina di yogurt e cubetti di prosciutto cotto, la sottoscitta ha sfoderato la sua Singer, ago e cotone per punto croce per terminare i 26 regali di Natale che aveva deciso di confezionare amorevolmente a mano.
Il risultato finale è questo:
Ovviamente ogni destinatario del dono aveva ricamato sul cuore l'iniziale del suo nome.
Ho terminato di cucire, imbottire, confezionare, impacchettare e infiocchettare i miei 26 doni personalizzati a mezzanotte..
(Nella foto mancano alcuni pacchetti che erano già stati consegnati!)*Mercoledì 23 dicembre
Ho saltato piscina per partecipare alla tradizionale cena natalizia con family, zii e amici di famiglia (nonchè amiche del cuore di vecchissima data considerate praticamente sorelle) al Kapuziner Platz di Lonate Ceppino(http://www.kapuziner.it/kapuziner/pg.cfm). Si tratta di un ristorante bavarese che dista circa un'ora e mezza dalla Bucolica Casa Campestre, impossibile da raggiungere in caso di neve (ecco, appunto!) in quanto situato in un ex monastero abbarbicato in cima ad una collina. Perchè andare così lontano per mangiare un piatto di canederli? perchè l'atmosfera natalizia che è in grado di donarti questo locale è magica ed impossibile da trovare altrove! Ve lo consiglio ( a chi abitasse in zona, ovviamente!)
*Giovedì 24 dicembre:
Il giorno della Vigilia di Natale dovevo rimanere nella mia Bucolica Casa Campestre con il mio Contadino del Cuore... richiesta di ferie già approvata.. poi però la mia amica nonchè compagna di banco si è ammalata e così ho avuto anche il giorno della Vigilia la mia dose di pendolarismo!
Sono arrivata a casa alle 15.15 e da lì è cominciata un'interminabile danza di preparativi per gli ultimi regali e l'"aperitivo-tardivo" (l'appuntamento era fissato per le 22.30) che avevamo organizzato con i nostri amici nella nostra taverna.
Speravo nell'aiuto dei miei amici pettirossi e topini di campagna per il confezionamento degli ultimi regali e riassettamento della taverna, ma purtroppo erano tutti convalescenti per via di un brutto raffreddore preso a causa della nevicata!
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